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venerdì 13 giugno 2014

La piadina si fa in quattro....per l'Mtc...per svuotare il frigo...per la gola.....per amarcord....



 Se il mese scorso ci siamo cimentate con un classico della cucina campana,il babà, questo mese dovremo affrontare un classico della cucina romagnola....la piadina!! Col senno di poi, all'uscita degli indizi, bastava leggere con attenzione le origini di Tiziana del blog  L'ombelico di Venere , la vincitrice, per capire che ricetta ci proponesse per la sfida mensile per l' Mtc......
E come non essere soddisfatte? Se la Campania col suo babà ha risvegliato ricordi lontani, la Romagna con la sua piadina, mi porta ancora piu' indietro nel tempo.....eh si, perché io in Romagna ci andavo da piccola, con la mia nonna Cornelia, come testimoniano le foto in bianco e nero, e poi in colonia, dove ho passato i piu' bei momenti della mia gioventu'. Quando le fabbriche non conoscevano la crisi, e i figli dei dipendenti trascorrevano un mese nelle strutture sulla riviera. Igea Marina e Marebello di Rimini erano le due località dove l'Alfa Romeo aveva le sue colonie. I pianti che ho fatto quando "per superati limiti di età" non sono più potuta partire!! Mio fratello piangeva perchè non ci voleva andare e io piangevo perché non lo potevo piu' fare. E poi, in tempi piu' "recenti", diciamo da una ventina d'anni a questa parte, tutti gli anni la nostra meta è Marebello di Rimini, per la serie stessa spiaggia stesso mare come dice la canzone, anche se a dirla tutta non è che siamo molto di mare.....e allora perchè andate, si chiederà qualcuno? Mio marito, montanaro, ovviamente predilige la montagna, e anche io del resto, visto che fin da piccola mi facevo vacanze mare e montagna, quindi finchè ho potuto farlo, le camminate fino ai rifugi erano le nostre vacanze preferite. Ma una settimana o piu' di puro, relax spiaggiati a riposare o a fare le camminate lungomare, e della buona cucina romagnola, non ce la toglie nessuno! Ed è cosi' che oltre alla stessa spiaggia e allo stesso mare, andiamo nello stesso albergo, gestione familiare, pranzi e cene da leccarsi veramente i baffi. Mio marito ci andava con la sua nonna fin da quando era piccolo quindi...era destino mi sa che ci finissimo anche da grandi grandi! E per la serie il mondo è piccolo, il grande Benito, per gli amici Benny, il capofamiglia che gestisce l' Hotel Caruso, faceva il bagnino quando io ero in colonia!! E sempre per la serie delle coincidenze...la colonia dove andavo dista a soli due bagni dall'Hotel!!! Un dejavu', quando l'ho rivista.... E a giorni ci ritorneremo, in questo "luogo di perdizione per la gola", coccolati dalla Dany, che gestisce tutto, dalla cucina superlativa della Claudia e della mamma Luciana, dimentichi di nanoporzioni, diete, bilance.....La piadina è sempre presente al tavolo del buffet, e quando ho chiesto la ricetta vera originale, Claudia me l'ha data, a voce ovviamente, nemmeno scritta, ma poi si perchè si è impietosita per la mia scarsa memoria, e con le dosi da hotel!! Cosi' come per tutte le torte che prepara per la colazione del mattino! Che ho dovuto proporzionare per l'uso familiare!
E la ricetta di Tiziana, non si discosta da quella della nostra amica cuoca-pasticcera....due romagnole d.o.c. !
Cosi', in attesa di mangiare tranquillamente la sua piadina, senza fare il minimo sforzo, se non quello di contenermi nel bissare, trissare....sono riuscita a preparare la mia versione, che si è fatta in quattro, per il semplice motivo che, prima di tutto avevo voglia di mangiarla, e poi, in vista della partenza, nel frigorifero c'erano alimenti che sarebbero scaduti, quindi, una bella piadina farcita con diversi ripieni. Il classico con crescenza e rucola, certo ci vorrebbe lo squacquerone ma qua....la cosa che si avvicina di piu' è la crescenza, o stracchino. E poi con le uova strapazzate con tanto formaggio e gli asparagi che son la morte sua...dell'uovo o dell'asparago....con la robiola aromatizzata alla menta fresca, che poverina, con tutto sto caldo mi stava abbandonando....e poi con tonno, olive , capperi, pomodorini e cipolla....frigo svuotato, palato accontentato!
Certo, mio marito, quando ha visto le piadine, ha esordito dicendo, certo che prepari le piadine quando giu' ne mangeremo a volontà.....Bè, ma le mie sono diverse da quelle della Clai, giu' si mangiano con il formaggio vero....e lui, già, si pero'....uhmmmm buone farcite cosi......bene, prova piadina passata, almeno per lui e per me...vedremo cosa ne pensano le giudichesse!!! 
E questa versione la dedico col cuore alla mia amica Claudia,  fantastica cuoca, e a tutto l'Hotel Caruso!!!!

E come ha scritto Tiziana.......
La piadina è un prodotto IGP diffusissimo in tutta la Romagna, i classici chioschetti bianchi con le righe colorate sono sparsi ovunque, sopratutto lungo la costa e in estate vengono presi d'assalto!! Nonostante la Romagna non sia molto grande, questo prodotto cambia di provincia in provincia, nelle province di Ravenna e Forlì/Cesena è grossa più di mezzo centimetro e larga circa 20, mentre nella provincia di Rimini è molto sottile, pochi millimetri per circa 25 centimetri di diametro. Il crescione o cassone invece, non è altro che una piadina ripiegata con una farcitura messa prima della cottura. Prende il suo nome dal "crescione" un'erba un tempo molto diffusa, utilizzata proprio per il suo ripieno, oggi viene sostituito dalle erbette o dagli spinaci. 
Esistono tantissime ricette di questo meraviglioso simbolo della Romagna, chi mette solo acqua, chi mette l'olio extravergine d'oliva, chi usa meno strutto, chi di più, chi solo il bicarbonato, ma come tutte le ricette di questo tipo, quella vera con le vere e precise dosi ormai è impossibile da trovare, ormai non so nemmeno se esiste più. Anche voi magari ne avete una vostra!
Io voglio condividere con voi una ricetta che ho aggiustato e provato negli anni e che grazie ad un consiglio di una persona conosciuta due anni fa ho definitivamente confermato. Proprio lei mi ha detto di lasciare riposare l'impasto per 48 ore, vi renderete conto di quanto la piadina diventi fragrante e di quanto l'impasto diventi morbido e malleabile. Questo non significa che l'impasto lasciato riposare solo poche ore come la maggior parte delle ricette dice, non produca una buona piadina, ma se proverete a cuocerne una subito una dopo 24 ore e una dopo 48 vi renderete conto meglio della differenza. Buona piada a tutti!!!!

Ingredienti
per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per il ripieno:
crescenza e rucola
uova, grana grattugiato, asparagi
tonno,olive,capperi,pomodorini,cipolla q.b.
crescenza,robiola, foglie di menta fresca,rucola

Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. 
Se la preparate a mano procedete cosi: 
su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. 

L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.



La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. 


Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.


ecco le mie piadine farcite con:




con questa ricetta partecipo alla sfida di



11 commenti:

  1. non mi resta che dire "APPPPERòòòòòòòòòòòòòòòò" .....buon weekend, Flavia

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  2. ahahah!!!!!! la piada è sempre la piada!!!!!

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  3. Tutte buone, forse quella col tonno mi attira di più per la freschezza; anche quella con la crescenza è ottima, ma io non sopporto la rucola. Anch'io vorrei sapere se con questo post ti sei giocata 4 possibilità su 5. Io addirittura ho fatto 6 farciture (post in preparazione), mi sa che ne elimino una! Comunque, in bocca al lupo!

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  4. Imbarazzo della scelta!! :) Mi piaccio tutte ;) Brava!

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  5. ahahah!!!!! si mi sono sparata 4 ricette in un colpo solo!!!!! ma come si fa a farne SOLO cinqueeeee!!!! grazie a tutti!!!!

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  6. Antonella, grazie di aver riportato le mie parole e grazie dei bei ricordi, in effetti la riviera era piena di colonie adesso da quel che so non ce ne sono più!! Sono contenta che ti sia piaciuta la piadina, l'hai cotta bene e hai creato dei ripieni sfiziosissimi! Hai ragione uova e asparagi si sposano perfettamente e che dire di un classico crescenza e rucola, è vero che qui lo squacquerone è il re della piada, ma lo hai sostituito degnamente. Robiola e menta mi manca, particolare!! Fresca, saporita e gustosa quella al tonno, un classico estivo!! grazie e buona vacanza in terra romagnola ;-)

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    1. Grazie Tiziana! In effetti le colonie sono sparite, e la colonia di Marebello è a due bagni di distanza dall'hotel dove alloggiamo! Destino? Forse..... La piadina mi è sempre piaciuta e non vedo l'ora di mangiarla, servita e riverita, in terra romagnola! Ciaoooooo

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  7. Conoscendoti, quando ho letto "dosi da hotel" ho tremato :-)
    e ti avviso: questo è' UN SOLO POST, con la foto di UN SOLO PIATTO, m le piadine sono QUATTRO, capito???? ;-) perchè lo so benissimo, quando la tua fantasia inizia ad anadare a briglia sciolta e intravvedo già i sintomi della briglia scioltissima :-)
    E comunque, grande Antonella: hai sempre quella creatività che rende diverso anche gli abbinamenti più classici: essere alla tua tavola deve essere per forza sinonimo di divertimento e sorpresa, e non solo per la compagnia, ma proprio per questa tua capacità di imprimere alla tua cucina la tua forza d'animo e il tuo ottimismo. Hai mai pensato di aprire un locale dedicato unicamente alle colazioni? perchè con te, si inizierebbe la giornata sempre col sorriso! Grazie!

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  8. Ok Van Pelt.....messaggio ricevuto...FORTE E CHIARO!! Forse hai ragione, riguardo alla mia tavola con divertimento e sorpresa....e mangioni!! Ho pensato eccome ad aprire un locale,e avrei anche degli ottimi aiutanti!! Mancano innanzi tutto le basi che si chiamano EURI, perchè son tanti....e quel pizzico di coraggio/follia per lasciare la via vecchia per la via nuova.....che so quello che lascio e non so quello che trovo....va bè....deliziero' i palati degli amici e parenti tra le quattro mura domestiche!!! ahahah ciao Ale!!!

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  9. Wowww!! Certo che quella foto con tutte quelle bellissime piadine,fa proprio venir voglia di allungare una mano per prenderne unaaa!! Tutte buonissime!! Bravissima!!
    Un abbraccio
    Vera

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  10. che belle! quella all'uovo e asparagi e' davvero invitante, forse la mia preferita!
    Bravissima!

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